Nel 1891 una folla inferocita uccise 11 italiani assolti dall'accusa di aver ucciso un poliziotto. La prima cittadina LaToya Cantrell ricorderà quel triste episodio.
Il linciaggio degli italiani a New Orleans nel 1891 |
"Questa è una ferita di lunga data", ha detto Michael Santo, uno dei dirigenti dell'Order Sons and Daughters of Italy, una delle organizzazioni che riuniscono gli italiani d'America, quando, nei giorni scorsi, ha annunciato che la sindaca ha accolto la sua richiesta di chiedere scusa per quei fatti che ci ricordano come gli italiani abbiano dovuto affrontare sentimenti anti-immigrati negli Usa.
Secondo la ricostruzione che forniva il Washington Post del 14 marzo 1891, il linciaggio scattò dopo che il gruppo di 11 italiani fu assolto da un a giuria dall'accusa di aver ucciso il capo della polizia David Hennessy, assassinato nell'ottobre dell'anno prima nella sua casa.
Dopo la lettura del verdetto una folla di 8mila persone, posseduta da "un'ingovernabile furia", con molte persone armate, si è diretta verso la prigione dove erano rinchiusi gli imputati.
Non trovando resistenza da parte delle guardie carcerarie, la folla prese ed uccise gli italiani, lasciando poi i loro corpi "crivellati di colpi o appesi ai lampioni".
Il terribile e gravissimo episodio innescò una crisi diplomatica tra l'Italia - ricorda ancora Santo - che chiuse la sua ambasciata a Washington, e gli Stati Uniti, che reagirono con una misura analoga.
Secondo quanto ha scritto Patricia Fama Stahle in un libro del 2016, dalla corrispondenza tra le autorità italiane, statunitensi e statali emerge che il linciaggio "avvenne con la connivenza della autorità di New Orleans". Nel 1892 il governo statunitense pagò 25mila dollari di risarcimento alle famiglie delle vittime.
Secondo quanto ha scritto Patricia Fama Stahle in un libro del 2016, dalla corrispondenza tra le autorità italiane, statunitensi e statali emerge che il linciaggio "avvenne con la connivenza della autorità di New Orleans". Nel 1892 il governo statunitense pagò 25mila dollari di risarcimento alle famiglie delle vittime.
Allora erano 30mila gli immigrati italiani che vivevano a New Orleans e centinaia furono arrestati nell'ambito dell'inchiesta per la morte di Hennessy. Il Washington Post compreso, accusò dell'omicidio la "mafia" e il New York Times in un editoriale diede voce ad un diffuso sentimento anti-italiani: "Questi siciliani codardi ed imbroglioni, discendenti di banditi ed assassini, che hanno trasportato nel nostro Paese le loro passioni illegali, le pratiche da taglia gola, le società legate ai giuramenti, sono per noi come la peste".
Santo ha apprezzato la decisione di Cantrell, la prima sindaco donna della città, di accettare di fare ammenda per una pagina buia della storia di New Orleans. "E' la donna giusta al momento giusto, è stato necessario del coraggio per fare questo, è quello che la gente vuole soprattutto adesso", ha detto ancora alla Cnn spiegando che la "official proclamation of apology" verrà presentata venerdì durante una cerimonia all'American italian cultural center.
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