Il Mattino
Nei due anni e quattro mesi della presidenza Trump abbiamo visto numerosi licenziamenti improvvisi. Ma nella quasi totalità, i licenziamenti erano previsti. Quello avvenuto ieri a Guantánamo ha colto tutti di sorpresa, e subito si è cominciato a sospettare che dietro ci sia qualche "giallo". A essere rimosso è stato il contrammiraglio John Ring, che da un anno dirigeva la base e la prigione di Guantánamo, nota come "Gitmo".
Nei due anni e quattro mesi della presidenza Trump abbiamo visto numerosi licenziamenti improvvisi. Ma nella quasi totalità, i licenziamenti erano previsti. Quello avvenuto ieri a Guantánamo ha colto tutti di sorpresa, e subito si è cominciato a sospettare che dietro ci sia qualche "giallo". A essere rimosso è stato il contrammiraglio John Ring, che da un anno dirigeva la base e la prigione di Guantánamo, nota come "Gitmo".
Ring doveva lasciare l'incarico 1'11 giugno, invece è stato sollevato dall'incarico improvvisamente, con una giustificazione umiliante, e cioé che il Southern Command "ha perso fiducia nella sua abilità di comandare". Il South Comm è la branca del Pentagono che si occupa dei Caribi, del sud e centro America. Il contrammiraglio Ring aveva solo pochi giorni fa lamentato con dei giornalisti il fatto che non aveva ricevuto direttive su come gestire il problema dei detenuti che invecchiano e cominciano a manifestare malattie tipiche dell'età. Guantánamo è infatti un carcere militare, in cui sono rinchiusi i cosiddetti "unlawful combatants", secondo una definizione dei terroristi combattenti coniata dall'Amministrazione Bush nel 2002.
Invece che definirli "prigionieri di guerra" e dover obbedire alla Convenzione di Ginevra sul trattamento umano dei prigionieri, l'allora ministro della Difesa Donald Rumsfeld ideò questa definizione, e trasferì i combattenti catturati nella prigione militare nell'isola di Cuba. In un sol colpo, i catturati venivano sottratti non solo alla Convenzione di Ginevra ma anche ai diritti di cui avrebbero goduto se portati su terreno Usa.
Nel momento di massima affollamento, la prigione rinchiudeva 740 detenuti. Oggi ne sono rimasti 40, di cui 17 sono ex prigionieri dei cosiddetti "buchi neri" creati dalla Cia in Paesi compiacenti, dove i detenuti potevano essere torturati. Fra questi c'è anche Khalid Sheik Mohammed, ritenuto l'ideatore degli attentati del 9 settembre 2001.
La giustizia si muove a velocità infinitamente lenta per questi detenuti, e Ring cominciava a temere che presto il carcere sarebbe diventato "un ospizio per anziani".
Il Pentagono dal canto suo nega che la ragione del suo licenziamento siano state le parole di sfogo con i giornalisti. Contestare la capacità di comando di un contrammiraglio tuttavia è un'accusa grave, soprattutto se si tiene conto della lunga e coraggiosa carriera militare di Ring, un pilota da combattimento che è stato il comandante delle "Black Eagles", lo squadrone degli aerei da ricognizione durante la guerra contro l'Iraq, poi ha avuto il comando della nave da sbarco Uss Comstock e infine della portaerei Nimitz. Per di più Ring ha avuto una medaglia speciale per la sua "capacità di leadership".
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