Almeno sette milioni di persone soffrono la fame in Sud Sudan, un numero mai raggiunto prima: a lanciare l’allarme, le tre agenzie Onu Fao, Unicef e World Food Program, in una nota congiunta.
«Nei prossimi mesi si prevede che il 61% della popolazione dovrà affrontare livelli estremi di insicurezza alimentare – riferiscono le tre agenzie – ed entro la fine di luglio circa 6,96 milioni di sud-sudanesi dovranno affrontare livelli acuti, o addirittura peggiori, di mancanza di cibo».
Saranno circa 21.000 le persone, si stima, esposte a una catastrofica mancanza di accesso al cibo, mentre circa 1,82 milioni di persone saranno nella Fase di emergenza e altri 5,12 milioni di persone nella Fase 3 della scala delle carestie.
Saranno circa 21.000 le persone, si stima, esposte a una catastrofica mancanza di accesso al cibo, mentre circa 1,82 milioni di persone saranno nella Fase di emergenza e altri 5,12 milioni di persone nella Fase 3 della scala delle carestie.
Tra le cause del peggioramento della situazione, le piogge scarse e giunte in ritardo, e il prezzo elevato del cibo che ne limita l’accesso a una grande parte della popolazione, che si aggiungono alla scarsità di scorte del misero raccolto del 2018.
Il Sud Sudan è lo Stato più giovane al mondo. Raggiunta l’indipendenza nel 2011, è subito sprofondato in una sanguinosa guerra civile che ha causato migliaia di morti e centinaia di migliaia di rifugiati e sfollati. L’insatbilità diffusa ha bloccato l’economia locale.
Il Sud Sudan è lo Stato più giovane al mondo. Raggiunta l’indipendenza nel 2011, è subito sprofondato in una sanguinosa guerra civile che ha causato migliaia di morti e centinaia di migliaia di rifugiati e sfollati. L’insatbilità diffusa ha bloccato l’economia locale.
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