A bordo 135 i naufraghi soccorsi dalla Guardia costiera italiana. Negato finora lo sbarco. Salvini: non assegno il porto, fino a che non c'è redistribuzione in tutta Europa.
Una delle motovedette della Guardia costiera italiana, la Cp920 Gregoretti è bloccata da oltre 24 ore dal governo italiano fuori dai porti italiani e ora si trova in rada a mezzo miglio dal porto di Catania. In tarda serata è stata però fatta sbarcare una donna incinta all'ottavo mese di gravidanza. Con lei sono scesi a terra anche il marito e due figli piccoli.
Si rischia di assistere a nuovo caso Diciotti: uno braccio di ferro tutto politico tra Italia e Unione Europea, consumato ancora una volta sulla pelle delle persone soccorse nel Mediterraneo centrale.A bordo dell'imbarcazione della Guardia Costiera italiana ci sono 135 naufraghi, dopo l’evacuazione di 6 naufraghi in condizioni critiche a Lampedusa. 50 erano stati avvistati e soccorsi dal motopesca "Accursio Giarratano" che per quasi 24 ore aveva prestato soccorso e atteso a sera l'arrivo della motovedetta della Guardia costiera italiana prima di rientrare in porto a Sciacca (Agrigento).
"Non li avremmo mai lasciati alla deriva, torneremo a casa dalle nostre famiglie dopo che avremo conosciuto la loro sorte" aveva spiegato il comandante Carlo Giarratano.
Le altre 91 persone erano state, invece, soccorse dalla nave Gregoretti dopo che alcuni pescatori tunisini avevano segnalato un gommone in avaria.
Dopo che i porti italiani sono stati chiusi per le navi umanitarie delle Ong straniere, e per quelle di Mediterranea Saving Humans con bandiera italiana, questa volta a rimanere in attesa di istruzioni per l'approdo è una nave della Guardia Costiera italiana a cui, stando alle dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il Viminale sta negando l'autorizzazione a entrare in porto.
Le altre 91 persone erano state, invece, soccorse dalla nave Gregoretti dopo che alcuni pescatori tunisini avevano segnalato un gommone in avaria.
Dopo che i porti italiani sono stati chiusi per le navi umanitarie delle Ong straniere, e per quelle di Mediterranea Saving Humans con bandiera italiana, questa volta a rimanere in attesa di istruzioni per l'approdo è una nave della Guardia Costiera italiana a cui, stando alle dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il Viminale sta negando l'autorizzazione a entrare in porto.
"C'e un soccorso di 140 immigrati - ha dichiarato il titolare del Viminale - con le nostre motovedette e ho già dato indicazioni che non venga assegnato un porto prima che non ci sia sulla carta la redistribuzione in tutta Europa di tutti i 140 a bordo".
Sembra dunque che da un lato Salvini abbia negato l'approdo della nave a Lampedusa e dall'altro abbia messo in moto la burocrazia europa. Il governo - fa sapere il Viminale - "ha ufficialmente interpellato la Commissione europea affinché coordini le operazioni di ricollocazione degli immigrati che attualmente sono a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana. Si tratta di 135 persone. In attesa di risposte ufficiali, non è stato indicato alcun porto di sbarco".
Sembra dunque che da un lato Salvini abbia negato l'approdo della nave a Lampedusa e dall'altro abbia messo in moto la burocrazia europa. Il governo - fa sapere il Viminale - "ha ufficialmente interpellato la Commissione europea affinché coordini le operazioni di ricollocazione degli immigrati che attualmente sono a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana. Si tratta di 135 persone. In attesa di risposte ufficiali, non è stato indicato alcun porto di sbarco".
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