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giovedì 25 luglio 2019

Spiragli di dialogo tra Russia e Ucraina. Il premier Zelensky tratta con il Cremlino per uno scambio di prigionieri

La Stampa
Mosca e Kiev tastano il terreno per un possibile scambio di prigionieri. Il neo presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a liberare il giornalista Kirill Vyshinsky in cambio della scarcerazione del regista ucraino Oleg Sentsov da parte del Cremlino. Si tratta di due detenuti d'eccellenza. Sentsov è ormai un simbolo delle persecuzioni di Mosca contro chi si oppone all'annessione russa della Crimea.


Kirill Vyshinsky
Mentre Vyshinsky è considerato dalla Russia un detenuto politico. Ma le trattative di questi giorni hanno riguardato anche i 24 marinai ucraini catturati l'anno scorso dai russi dopo uno scontro nello Stretto di Kerch, nonché centinaia di prigionieri catturati nella guerra del Donbass, dove la Russia appoggia militarmente i separatisti.

Vyshinsky in cambio di Sentsov - Si tratta di colloqui difficili, ma che segnano la ripresa di un dialogo che mancava da tempo. L'11 luglio Putin e Zelensky hanno parlato per la prima volta al telefono e lunedì le responsabili dei diritti umani di Russia e Ucraina si sono incontrate a Kiev alla ricerca di un compromesso. Resta da vedere quali saranno i risultati di queste discussioni. Per il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, scarcerare Vyshinsky sarebbe "un eccellente primo passo".

Oleg Sentsov
Ma Mosca chiede che il giornalista sia liberato a prescindere, e sostiene che lui stesso non voglia assolutamente essere incluso in uno scambio. In ogni caso, si dovrà ancora aspettare e trattare. Ieri il tribunale di Kiev ha infatti prolungato di altri due mesi la custodia in carcere del reporter. Vyshinsky è il capo della sede ucraina dell'agenzia di stampa russa Ria Novosti.

È stato arrestato a Kiev l'anno scorso per "alto tradimento" e rischia fino a 15 anni per aver preso parte - questa è l'accusa che gli viene rivolta - alla "guerra di disinformazione" condotta da Mosca. Il regista ucraino Oleg Sentsov è finito invece in manette nel 2014. Nel 2015 un tribunale militare russo lo ha condannato a 20 anni di reclusione, e ora è dietro le sbarre in un carcere di massima sicurezza oltre il Circolo Polare Artico.

Secondo gli inquirenti, avrebbe tentato di "organizzare atti terroristici" in Crimea. Lui però si dice innocente e denuncia che la confessione gli è stata estorta a suon di percosse. D'altronde sono in molti a pensare che Sentsov in realtà sia stato arrestato solo perché fortemente contrario all'annessione russa della Crimea, la terra in cui è nato. L'anno scorso ha protestato con uno sciopero della fame durato ben cinque mesi: ha perso 20 chili e ha fatto temere seriamente per la sua vita.
Giuseppe Agliastro

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