La Ong: "La Turchia mostra un vergognoso disprezzo delle vite dei civili e si è macchiata di crimini di guerra".
Bombe sui bambini; sparatorie sui civili; sodalizi con i prigionieri dell'Isis. Queste sono solo alcune delle atrocità compiute dall'esercito turco in questi giorni di guerra in Rojava. E Amnesty International li chiama per quel che sono: crimini di guerra.
"Ankara è colpevole di una serie di violazioni e crimini di guerra, omicidi sommari e attacchi illegali e ha un vergognoso disprezzo per la vita dei civili" denuncia Amnesty.
Tra i casi segnalati che anche la brutale esecuzione sommaria dell'attivista curda Hevrin Khalaf e della sua guardia del corpo da parte di milizie siriane addestrate e armate dalla Turchia.
La denuncia è stata elaborata sulla base dei racconti di 17 testimoni diretti, tra cui personale medico, giornalisti e sfollati, e di registrazioni video. "Le informazioni raccolte forniscono prove schiaccianti di attacchi indiscriminati in aree residenziali, compresi attacchi a una casa, un panificio e una scuola, condotti dalla Turchia e dai gruppi armati siriani suoi alleati", sostiene l'ong.
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