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mercoledì 2 ottobre 2019

Migranti - Burundi -Tanzania: rimpatrio dei rifugiati burundesi che riguarderà più di 200 mila persone

Agenzia Nova
Il governo del Burundi inizierà giovedì 3 ottobre a rimpatriare i rifugiati dalla vicina Tanzania. 

È quanto riferito da fonti di governo citate dall’emittente britannica “Bbc”, secondo cui un primo gruppo di circa mille persone rifugiati sarà rimpatriato su base volontaria, nell’ambito di un processo di rimpatrio che dovà riguardare più di 200 mila rifugiati dal Burundi. 

Alla fine di agosto le autorità della Tanzania avevano fissato ad oggi, 1 ottobre, il termine ultimo per il rimpatrio dei profughi burundesi, minacciando in caso contrario di procedere con la loro espulsione. “Ora c'è pace in Burundi, quindi i rifugiati hanno tempo fino al 1 ottobre per rimpatriare. Dopodiché li rimanderemo indietro, che lo vogliano o no”, aveva dichiarato alla “Bbc” il ministro dell’Interno della Tanzania, Kangi Lugola, accusando l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) di non aver rispettato l’accordo raggiunto lo scorso anno tra Tanzania e Burundi per il rimpatrio di duemila rifugiati ogni settimana. 

La Tanzania è firmataria della Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati che proibisce il ritorno forzato nei paesi da cui la gente è fuggita. I rifugiati burundesi, che si sono stabiliti nei campi tanzaniani di Nyarugusu, Nduta e Mtendeli, nella provincia sud-occidentale di Kigoma, sono fuggiti dai disordini politici scoppiati nel 2015 dopo la candidatura ad un terzo mandato del presidente Pierre Nkurunziza, successivamente rieletto. 

Secondo le stime della Corte penale internazionale (Cpi), che ha aperto un'inchiesta sul caso, almeno 1.200 sono morte e 400 mila si sono allontanate dal paese fra aprile 2015 e maggio 2017.

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