La decisione rientra nelle iniziative di pace promosse dall'Onu nel quadro dell'accordo di Stoccolma. Fra questi vi sarebbero anche 42 sopravvissuti a un raid aereo della coalizione filo-saudita contro una prigione a Dhamar. Le due parti si sono impegnate a rilasciare circa 7mila detenuti.
I ribelli Houthi in Yemen hanno deciso di rilasciare, in modo unilaterale, almeno 290 detenuti. È quanto annunciano gli operatori del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), secondo i quali la decisione nasce all'interno delle iniziative di pace promosse dalle Nazioni Unite per un Paese da oltre quattro anni in guerra. Fra questi vi sarebbero anche 42 sopravvissuti a un raid aereo contro una prigione a Dhamar, nella parte occidentale del paese, il mese scorso, in cui sono morte oltre 100 persone. A sferrare l'attacco sarebbe stata la coalizione araba a guida saudita, che sostiene il governo dello Yemen riconosciuto a livello internazionale.
L'inviato speciale Onu auspica che il passo compiuto dai ribelli filo-iraniani possa fungere da viatico al rilascio di altri prigionieri su entrambi i fronti. Difatti la liberazione di prigionieri rientra nel processo di pace promosso dalle Nazioni Unite per mettere fine al conflitto. L'accordo - raggiunto in Svezia a dicembre con la mediazione Onu - ritiene prioritario lo scambio di prigionieri tra gli Houthi, che controllano Sana'a e gran parte dello Yemen occidentale, e il governo yemenita sostenuto sul piano militare da una coalizione formata nel marzo 2015 dall'Arabia Saudita.
L'inviato speciale Onu auspica che il passo compiuto dai ribelli filo-iraniani possa fungere da viatico al rilascio di altri prigionieri su entrambi i fronti. Difatti la liberazione di prigionieri rientra nel processo di pace promosso dalle Nazioni Unite per mettere fine al conflitto. L'accordo - raggiunto in Svezia a dicembre con la mediazione Onu - ritiene prioritario lo scambio di prigionieri tra gli Houthi, che controllano Sana'a e gran parte dello Yemen occidentale, e il governo yemenita sostenuto sul piano militare da una coalizione formata nel marzo 2015 dall'Arabia Saudita.
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