I documenti ottenuti dall’International Consortium of Investigative Journalism rivelano un sistema di prigionia di massa
I documenti classificati sono arrivati all’ICIJ attraverso una catena di uiguri esiliati. Il governo cinese sostiene però da tempo che i campi dello Xinjiang offrano istruzione e formazione volontaria contro l’estremismo alla minoranza uigura. Dai documenti trapelati, ribattezzati China Cables, emerge invece come Pechino abbia dato istruzioni precise su come gestire questi posti: cioè prigioni di massima sicurezza, con una rigida disciplina, punizioni e divieto di fuga, dove la vita dei detenuti viene monitorata continuamente.
Negli ultimi due anni attraverso descrizioni, testimonianze di ex detenuti, e immagini satellitari è emerso un sistema di campi gestiti dal governo nello Xinjiang abbastanza grande da contenere un milione o più di persone. Ultima in ordine di tempo è la rivelazione fatta dal New York Times che attraverso documenti classificati ha svelato gli ordini impartiti dal presidente cinese Xi Jinping in merito alla repressione degli uiguri: “Nessuna pietà”.ù
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