Da Carlo Masci una incredibile giustificazione: "dovremmo conferirla anche ai tanti rappresentanti delle istituzioni che ricevono pubbliche offese e minacce".
Alla fine non si smentiscono e, come al solito , trovano le scuse più adatte per non far vedere che non sopportano la senatrice a vita: "Mancano i presupposti per dare la cittadinanza onoraria purché manca un legame con il nostro territorio: a questo punto dovremmo conferirla anche ai tanti rappresentanti delle istituzioni che ricevono pubbliche offese e minacce".
Frasi ignoranti e perfino provocatorie quelle pronunciate dal sindaco di centrodestra di Pescara, Carlo Masci, sulla proposta di Marinella Sclocco, consigliera comunale di centrosinistra, di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Perché non si tratta di minacce contro il primo che passa per la strada, ma per una senatrice a vita testimone della Shoah e che rappresenta un esempio vivente della brutalità del nazi-fascismo e dell’obbrobrio dell’antisemitismo.
Ha detto Masci: "Segre è una persona che ha sofferto, che riconosciamo come simbolo e che invito ufficialmente a Pescara, il 27 gennaio, per la commemorazione della Shoah - ha proseguito Masci - Su questi argomenti non si può essere divisi, ma la proposta di Sclocco mi sembra strumentale e ritengo non si possano fare strumentalizzazioni per creare divisioni".
Dare la cittadinanza a Liliana Segre è strumentalizzazione politica?
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