Oltre 100.000 minorenni sono attualmente sottoposti a detenzione amministrativa negli Stati Uniti, per cause legate all'immigrazione, spesso in violazione del diritto internazionale.
Questa è la triste verità che emerge dal rapporto Onu sui minori in stato di detenzione. L'autore del report, Nowak, ha affermato che la cifra si riferisce ai minori migranti, che hanno raggiunto il confine americano, attualmente in custodia negli Usa. Il dato si riferisce sia ai non accompagnati, sia ai minori detenuti con parenti o separati dai loro genitori prima della detenzione.
"Il numero totale attualmente detenuto è di 103.000", ha dichiarato Nowak, definendolo una valutazione "conservativa", basata sugli ultimi dati ufficiali disponibili e su ulteriori fonti "attendibili".
A livello globale, almeno 330.000 bambini in 80 paesi sono detenuti per motivi legati alla migrazione, secondo lo studio globale lanciato lunedì, il che significa che gli Stati Uniti rappresenta quasi un terzo dei bambini in detenzione.
"Il numero totale attualmente detenuto è di 103.000", ha dichiarato Nowak, definendolo una valutazione "conservativa", basata sugli ultimi dati ufficiali disponibili e su ulteriori fonti "attendibili".
A livello globale, almeno 330.000 bambini in 80 paesi sono detenuti per motivi legati alla migrazione, secondo lo studio globale lanciato lunedì, il che significa che gli Stati Uniti rappresenta quasi un terzo dei bambini in detenzione.
Lo studio ha in parte esaminato le violazioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, che impone che le detenzioni minorili vengano utilizzate "solo come misura di ultima ratio e per il periodo di tempo più breve". "La detenzione legata alla migrazione per i minori non può mai essere considerata una misura di ultima ratio o nel migliore interesse del minore. Ci sono sempre alternative disponibili", ha detto Nowak ai giornalisti a Ginevra. È utile ricordare, soprattutto in questa giornata, che gli Usa non hanno ancora ratificato la Convenzione dei diritti del fanciullo.
Leonardo Cavaliere
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