Obbligata, per ragioni di sicurezza, la sospensione degli aiuti nell’area per oltre 6 mila persone allo stremo. In questo momento oltre 24 milioni di yemeniti, ovvero circa l'80% della popolazione di un paese devastato, dipende totalmente dagli aiuti umanitari anche solo per bere, mangiare, curarsi.
Intorno all'una di notte del 22 dicembre, due razzi hanno colpito l'ufficio di Oxfam ad Al Dhale'e, nel sud est dello Yemen, danneggiando gravemente il tetto e l'ingresso della struttura. L'attacco per fortuna non ha causato vittime anche se non è il primo nella zona diretto verso strutture gestite da agenzie umanitarie ultimamente.
A causa del bombardamento, Oxfam, per ragioni di sicurezza, è stata costretta a sospendere temporaneamente le operazioni di soccorso nel Governatorato, dove è al lavoro per garantire l'accesso a acqua pulita, cibo e servizi igienico a una popolazione stremata da quasi 5 anni di conflitto.
Di conseguenza, questo Natale circa 1.359 famiglie non potranno ricevere aiuti economici per l'acquisto di beni alimentari e altre 5.000 non potranno usufruire di interventi per il ripristino di infrastrutture essenziali.
A causa del bombardamento, Oxfam, per ragioni di sicurezza, è stata costretta a sospendere temporaneamente le operazioni di soccorso nel Governatorato, dove è al lavoro per garantire l'accesso a acqua pulita, cibo e servizi igienico a una popolazione stremata da quasi 5 anni di conflitto.
Di conseguenza, questo Natale circa 1.359 famiglie non potranno ricevere aiuti economici per l'acquisto di beni alimentari e altre 5.000 non potranno usufruire di interventi per il ripristino di infrastrutture essenziali.
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