Il tweet della comandante della Sea Watch 3 arrestata a giugno dello scorso anno per aver forzato il blocco agli sbarchi di Lampedusa. Respinto il ricorso dei pm di Agrigento. Il legale: "Avevamo ragione noi"
"La suprema Corte italiana ha confermato oggi che non avrei dovuto essere arrestata a giugno per aver salvato delle vite. Questo è un verdetto importante per tutti gli attivisti impegnati nel salvataggio in mare! Nessuno dovrebbe essere perseguito perché aiuta le persone in difficoltà. La direttiva Ue sui 'crimini di solidarietà' necessita di essere riformata", ha commentato Rackete su Twitter.
"La Rackete non andava arrestata", il verdetto della Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dalla Procura di Agrigento che si era vista annullare l'ordine di arresto dalla gip Alessandra Vella secondo la quale la capitana aveva solo fatto il suo dovere, salvando vite umane e portandole nel porto sicuro più vicino. Motivazioni che, evidentemente, i supremi giudici hanno ritenuto fondate avendo respinto il ricorso dei pm.
Le motivazioni del verdetto della Cassazione saranno depositate entro 30 giorni ma vale ricordare quelle dell'ordinanza di scarcerazione della gip Alessandra Vella che al reato contestato di resistenza a pubblico ufficiale fece prevalere la discriminante legata all'aver agito "adempiendo al dovere di salvare vite umane".
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