L'Unhcr e il governo bangladese assicurano che appena fuori dai campi, a Ukhiya e Teknaf, sono già allestiti circa 1.200 posti letto per il trattamento di eventuali casi, ma la preoccupazione è enorme. Temuto da esperti sanitari, operatori umanitari e dai Rohingya, il coronavirus è ufficialmente entrato nei campi profughi del Bangladesh, nel distretto di Cox Bazar.
Si tratta in realtà di 34 campi, in cui vive quasi un milione di Rohingya: i circa 750.000 scampati nell'estate 2017 al tentativo di pulizia etnica da parte dei militari birmani e quelli arrivati in precedenza.
Giuliano Battiston
Giuliano Battiston
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