Il campione di lotta iraniano Navid Afkari ha perso la sua battaglia per la vita. Oggi è stato giustiziato in un carcere di Shiraz, dopo due condanne a morte per aver ucciso un funzionario pubblico nel corso di una delle tante manifestazioni svoltesi in Iran nel corso del 2018: tutte proteste originate da un profondo malessere economico e sociale, ma che in molti casi avevano finito per investire anche il sistema e le massime cariche della Repubblica Islamica.
Credit: Graeme Sloan / Ipa / Fotogramma |
Inutile dunque è stata la mobilitazione internazionale per la salvezza di Navid, con gli appelli lanciati anche da Amnesty International alla comunità internazionale ad intervenire presso le autorità iraniane per salvarlo dall’esecuzione. Con lui erano stati condannati anche i due fratelli Vahid e Habib, cui sono stati inflitti 54 e 27 anni di carcere. Tutti e tre avevano denunciato di avere subito torture in carcere, Vahid aveva confessato in pubblico sulla tv di stato ma poi ha ritrattato perché la sua confessione gli era stata estorta con la tortura, ha detto il suo legale Hassan Younesi. La richiesta di una revisione della sentenza sarebbe stata respinta in modo sommario dalla Corte suprema.
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