Nessuna invasione, i dati smentiscono la propaganda. Appello alla politica: "Bene la modifica dei decreti sicurezza. Ora supportare percorsi di regolarità". "Conoscere per comprendere": dice tutto il titolo del Rapporto Immigrazione 2020 di Caritas italiana e Fondazione Migrantes.
Il pregiudizio che si è fatto largo, amplificato negli studi TV dalla propaganda di qualcuno, si scontra con la realtà dei numeri. I migranti diminuiscono, rovesciando un trend di alcuni decenni. I 5.300.000 che risiedono da tempo in Italia, l'8,8% della popolazione, a dispetto della sbandierata "invasione africana", provengono essenzialmente da Romania, Marocco, Albania, Cina, Ucraina e India. Dal 2018 al 2019 vi sono stati appena 47 mila residenti e 2.500 titolari di permesso di soggiorno in più. In calo anche le nascite di figli di immigrati e le acquisizioni di cittadinanza.
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Parchi tanto nelle nascite quanto nelle acquisizioni di cittadinanza. Dal 2018 al 2019 vi sono stati appena 47 mila residenti e 2.500 titolari di permesso di soggiorno in più, insieme ad un calo delle nascite di figli di immigrati, da 67.933 nel 2017 a 62.944 nel 2019. Scendono anche le acquisizioni di cittadinanza, da 146 mila nel 2017 a 127 mila del 2019. E si conferma la tendenza all'inserimento stabile con il 62,3% dei permessi a lunga scadenza. Appena il 5,7% sono i permessi collegati all'asilo e alla protezione internazionale, solo l'1,5% quelli per studio.
A delinquere è una minoranza esigua. La controprova si ottiene confrontando i dati con quelli del Dap, a via Arenula. Su una popolazione carceraria di 60.971 detenuti, a fine gennaio di quest'anno risultano essere presenti 19.841 cittadini stranieri: erano 20.255 nel 2018. "I cittadini stranieri, piuttosto, sono fra le principali vittime di reati collegati a discriminazioni", dice il Rapporto: in generale, si osserva, in Italia negli ultimi dieci anni il numero di reati denunciati all'autorità giudiziaria dalle forze di polizia è diminuito del -9,8%: nel 2019 sono stati denunciati 2.629.831 delitti rispetto al 2018, quando erano stimati in 2.371.806. Una diminuzione che prosegue dal 2003 e che investe tutte le fattispecie criminose.
Non meno infondato è il Dagli all'untore. "Non c'è stato in questi mesi alcun allarme sanitario ricollegabile alla presenza di cittadini stranieri nel nostro Paese. La prevalenza di casi positivi è analoga a quella della popolazione generale".
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Aldo Torchiaro
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