Le Nazioni Unite lanciano un monito alla Bielorussia: basta repressione e via al rilascio dei manifestanti arrestati. Lo ha chiesto l'Alto Commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet, che ha denunciato il "continuo deterioramento" della situazione.
"È urgente che il governo della Bielorussia ponga fine alle continue violazioni dei diritti umani", ha detto Bachelet.
"In particolare, chiedo al governo di rilasciare immediatamente tutte le persone detenute illegalmente o arbitrariamente ,per aver esercitato i loro diritti alla libertà di espressione, alla riunione pacifica e alla partecipazione".
Per l'ambasciatore bielorusso alle Nazioni Unite, Yury Ambrazevich, però, nel suo Paese tutto va bene e non c'è motivo di preoccuparsi. "In Bielorussia, la maggior parte delle persone continua a vivere normalmente, il governo funziona, così come le fabbriche e gli uffici", ha spiegato. "Non c'è carestia, non ci sono guerre e non ci sono minacce per i nostri vicini".
Oltre 27.000 persone sono state arrestate dal 9 agosto, giorno delle controverse elezioni, durante le quali Alexsander Lukashenko è stato rieletto presidente. Da quel giorno i bielorussi hanno continuato a manifestare, nonostante la sproporzionata repressione da parte della polizia, le violenze e, sembrerebbe, anche le torture dei prigionieri.
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