Si apre una grande speranza per le sorti dei condannati a morte negli Stati Uniti: se la Virginia ha abolito possono farlo anche gli altri Stati!
La Virginia, che possiede il triste primato di esecuzioni, è divenuto il primo Stato del Sud segregazionista ad abolire la pena di morte. Prima al Senato poi anche alla Camera dei deputati la legge è passata con 57 voti a favore e 41 contrari. E’ una legge che pone fine alla pena capitale.
Si tratta di un voto storico, la Virginia diventa il ventitreesimo Stato negli Usa a cancellare la pena capitale. L’ultimo passaggio la firma da parte del governatore, il democratico Ralph Northam. Una formalità visto che Northam è da sempre a favore dell’abolizione della pena di morte.
Erano 25 gli Stati americani (Virginia compresa) che prevedono ancora la pena capitale, mentre 23 l’hanno abolita. Altri tre – California, Oregon e Pennsylvania – hanno imposto delle moratorie. Il District of Columbia, con la capitale Washington, ha abolito la pena di morte nel 1981.
La Virginia è lo stato che ha eseguito la condanna a morte di Sacco e Vanzetti e, successivamente ha giustiziato nel 2000 l’italoamericano Derek Rocco Barnabei. Il suo caso suscitò molte polemiche a causa della sua dubbia colpevolezza. Un altro caso che provocò una vasta mobilitazione nel 1997 fu quello di Joseph Roger O’Dell, per lui si mobilitarono anche Papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. Il suo corpo è sepolto nel cimitero di Palermo.
Erano 25 gli Stati americani (Virginia compresa) che prevedono ancora la pena capitale, mentre 23 l’hanno abolita. Altri tre – California, Oregon e Pennsylvania – hanno imposto delle moratorie. Il District of Columbia, con la capitale Washington, ha abolito la pena di morte nel 1981.
La Virginia è lo stato che ha eseguito la condanna a morte di Sacco e Vanzetti e, successivamente ha giustiziato nel 2000 l’italoamericano Derek Rocco Barnabei. Il suo caso suscitò molte polemiche a causa della sua dubbia colpevolezza. Un altro caso che provocò una vasta mobilitazione nel 1997 fu quello di Joseph Roger O’Dell, per lui si mobilitarono anche Papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. Il suo corpo è sepolto nel cimitero di Palermo.
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