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lunedì 22 febbraio 2021

Povera Ucraina, una guerra civile dimenticata nel cuore dell'Europa

Corriere della Sera
Il destino di uno Stato-cuscinetto tra est e ovest, grande quanto la Francia, che parla russo nell'orientale Donbass e ucraino, o polacco, ai suoi confini occidentali. 
Povera Ucraina, tornata nel dimenticatoio dopo una fugace notorietà nel 2019, quando Trump cercò di colpire il rivale Biden mettendo nel mirino gli affari del figlio Hunter con gli oligarchi di Kiev. Povera Ucraina, di nuovo in soffitta benché la sua guerra civile tra filo-russi e occidentalisti abbia fatto in sette anni, 14.500 morti e decine di migliaia di feriti.


Ma chi ne parla? Dopotutto l'Ucraina è uno Stato-cuscinetto tra est e ovest, anche se è grande quanto la Francia. Povera Ucraina, condannata dalla Storia a parlare russo nell'orientale Donbass e ucraino, o polacco, ai suoi confini occidentali (a questi si richiamavano i dimostranti di Piazza Maidan).

Povera Ucraina che nel 1954 ricevette da Krusciov il regalo avvelenato della Crimea, oggi annessa dalla Russia di Putin e da allora diventata il secondo Muro dopo quello del Donbass, per la disperazione di chi lamenta la mancanza di una unità nazionale che il crollo dell'URSS pareva aver promesso. Povera Ucraina, che oggi teme di perdere i proventi del transito del gas russo diretto in Occidente se Berlino e Mosca riusciranno a completare il NorthStream-2 a dispetto delle sanzioni americane.

Che nel suo esercizio di democrazia dell'aprile 2019 ha eletto Presidente Volodymyr Zelenski, un attore comico noto soprattutto per aver interpretato il ruolo di presidente in uno sceneggiato tv. Ma uomo nuovo che prometteva guerra alla corruzione e un accordo con la Russia. 

Due anni dopo purtroppo la corruzione è come sempre dilagante (e blocca gli aiuti FMI e UE), e con Putin i sorrisi si alternano a colpi bassi micidiali (chiuse le TV filo-russe in Ucraina, sanzioni contro novanta imprese ucraine in Russia). Gli accordi di Minsk, il "formato Normandia"? Interessano solo un piccolo gruppo di diplomatici. E Biden, se entrasse in scena, non aiuterebbe. Del resto Ucraina, e Libia, vengono considerate affari degli europei. La Libia è già persa, ora povera Ucraina.

Franco Venturini

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