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mercoledì 24 marzo 2021

Guerre dimenticate - Yemen, sei anni di guerra. 18.557 vittime civili, 4,3 milioni di sfollati, sistema sanitario al collasso.

Corriere della Sera
Nel nord del Paese, la situazione più critica riguarda la provincia ricca di petrolio di Marib. A Taiz i civili esposti a mine, ordigni e cecchini. L'inviato Onu: una battaglia inutile. Sei anni di guerra e un conflitto che si allarga mentre i civili sono allo stremo. 


Lo Yemen prosegue nella sua spirale verso una nuova escalation di violenza che sta coinvolgendo sempre più fronti: dallo scontro tra ribelli sciiti Houthi e governo riconosciuto di Aden, al confronto tra filo-sauditi e separatisti del sud, alla guerra per procura tra Arabia Saudita e Iran. 

Sullo sfondo di questa crisi, il divario sempre più ampio tra l'Arabia Saudita e gli Stati Uniti, in particolare dopo la decisione dell'amministrazione Biden di sospendere il sostegno alla coalizione araba guidata da Riad nella lotta contro i ribelli sciiti e cancellare dalla lista dei gruppi terroristici il gruppo Ansar Allah a cui fanno riferimento gli insorti sciiti filo-iraniani.

La crisi umanitaria dunque non si ferma, con oltre 18.557 vittime civili segnalate tra marzo 2015 e novembre 2020, 4,3 milioni di sfollati e una forte recessione economica che ha lasciato più di 24,3 milioni di persone (80% della popolazione) bisognosa di assistenza umanitaria.
Solo nel 2020 i fronti sono aumentati da 33 a 49, provocando 172mila nuovi sfollati interni in un anno. In totale oggi sono 4milioni gli sfollati interni, di cui il 76% sono donne e bambini. Il conflitto è la causa della povertà e miseria cronica in cui vive il paese da anni, a questo si aggiungono le inevitabili conseguenze di una totale assenza di controllo statale, servizi infrastrutturali inefficaci o inesistenti, carenza di beni primari come acqua, cibo e medicinali. Secondo la comunità internazionale, nel 2021 si prevede che 16,2 milioni di persone nello Yemen dovranno affrontare alti livelli di insicurezza alimentare acuta.

"Il sistema sanitario nazionale è al collasso", è l'allerta lanciata da Medici Senza Frontiere. La popolazione non ha accesso a cure mediche di base e servizi essenziali e la situazione è aggravata dalla crisi economica e problemi di sicurezza. 
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Il conflitto impedisce alla popolazione di accedere ad acqua potabile e cure tempestive, e malattie curabili e prevenibili diventano cause di morte. Tra queste ci sono epidemie di morbillo, colera o decessi in gravidanza.

Marta Serafini

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