Dopo dieci anni di violenze armate in Siria, l'impatto sui bambini e, in generale, i minori, è stato devastante. Lo rivela oggi il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef), secondo cui il 90% dei bambini ha bisogno di assistenza umanitaria, con un incremento del 20% rispetto allo scorso anno.
Secondo i dati Unicef raccolti tra il 2011 e il 2020, più di 12mila minori sono stati uccisi o feriti, più di 5.700 bambini, alcuni anche di 7 anni, sono stati reclutati nei combattimenti, più di 1.300 strutture sanitarie e scolastiche, con il relativo personale, sono stati attaccati dalle parti in conflitto.
Nel comunicato diffuso ai media, Unicef afferma che la guerra lunga un decennio in Siria ha avuto conseguenze devastanti sui bambini e sull'infanzia. "All'interno della Siria ci sono 6 milioni di bambini che hanno bisogno di assistenza, molti sono nati durante la guerra e non hanno conosciuto altro se non conflitto, sfollamento e perdite".
L'agenzia dell'Onu ricorda che "solo lo scorso anno, il numero di bambini indicati con stress psicologico è raddoppiato, indice delle conseguenze di lungo periodo che la guerra continua ad avere sulla salute mentale e sul benessere dei bambini. Metà dei bambini della Siria non va a scuola: una scuola su tre in Siria non può essere utilizzata perché danneggiata, distrutta, utilizzata come rifugio per le famiglie sfollate o usata a scopo militare".
L'Unicef non dimentica gli effetti negativi della pandemia che "ha ulteriormente complicato la situazione dei bambini della Siria. Il numero di persone che ha bisogno di aiuto è aumentato del 20% solo lo scorso anno, il 65% delle famiglie riportano di non poter rispondere ai bisogni di base e circa l'80% delle persone in Siria vive in povertà". ondo".
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