Alcune nuove leggi di recente approvate dal parlamento ungherese che criminalizzano i gruppi che aiutano i migranti stanno affrontando delle aspre critiche.
La Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto (meglio conosciuta come Commissione di Venezia, poiché si riunisce a Venezia), che è l'organo consultivo del Consiglio d'Europa in materia costituzionale ha stabilito che le leggi anti-migrazione “violano il diritto alla libertà di associazione e di espressione” e dovrebbero essere abrogate.
Inoltre, le nuove leggi creano un nuovo crimine chiamato “consentire l'immigrazione illegale” che potrebbe includere la fornitura di consulenza legale e informazioni sui diritti e le responsabilità dei migranti e sanciscono a un anno di prigione come punizione.
Inoltre impongono una tassa del 25% sulle donazioni straniere alle ONG che sostengono la migrazione in Ungheria.
Come ha affermato Human Rights Watch, se il presidente ungherese firmasse i progetti di legge “a partire dal 1° luglio, i lavoratori dei diritti umani e i volontari della comunità potrebbero essere perseguiti e incarcerati fino a un anno per aver fornito servizi, consulenza o sostegno ai migranti.”
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