Almeno 111 tra ribelli e forze filogovernative hanno perso la vita negli ultimi giorni nella città yemenita di Marib nel corso di scontri seguiti ad una rinnovata offensiva dei ribelli Huthi: lo hanno reso noto fonti vicine al governo. Da giovedì scorso a oggi, sono morti negli scontri 29 combattenti filogovernativi e almeno 82 ribelli.
Il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha annunciato che più della metà della popolazione dello Yemen affronta l'insicurezza alimentare e 5 milioni di persone sono a un passo dalla fame.
Il conflitto continua senza sosta nello Yemen, compresa la città di Marib, dove la violenza ha provocato lo sfollamento di oltre 22.000 persone dall'inizio di febbraio, ha spiegato Dujarric durante una conferenza stampa tenutasi presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 26 giugno.
Il funzionario dell'ONU ha anche osservato:
L'economia dello Yemen è crollata, poiché il valore della sua valuta è sceso a livelli record all'inizio di questo mese, il che significa che più persone non potranno permettersi cibo e beni di prima necessità. Senza finanziamenti aggiuntivi e flessibili per il nostro piano di risposta umanitaria in Yemen, affronteremo una perdita dei finanziamenti e milioni di persone vedranno una riduzione dell'assistenza salvavita di cui hanno disperatamente bisogno.
Marib ha assistito dallo scorso febbraio agli attacchi degli Houthi che puntano a conquistare la città ad ogni costo, in quanto è considerata la più importante roccaforte del Governo yemenita, oltre al fatto che è ricca di petrolio e gas. Ciò avviene nonostante tutti gli appelli internazionali per fermare l'escalation Houthi per il timore delle conseguenza che avrà per quasi un milione di sfollati nel Governatorato.
Settimane fa, è stata lanciata una mediazione dell'Oman sotto gli auspici delle Nazioni Unite per arrivare ad un cessate il fuoco nel Paese, ma la milizia continua ancora i suoi attacchi, minando gli sforzi internazionali per raggiungere questo obiettivo.
Fonte: expartibus.it - Ansa
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