L'Assemblea nazionale centrafricana ha votato venerdì per acclamazione l'abolizione della pena di morte, ha annunciato il presidente dell'Assemblea, in un Paese in guerra civile dove l'ultima esecuzione capitale risale al 1981.
"L'Assemblea nazionale ha adottato per acclamazione la legge che abolisce la pena di morte nella Repubblica Centrafricana", ha affermato davanti ai deputati Simplice Mathieu Sarandji, tra gli applausi. La legge deve ancora essere promulgata dal Presidente della Repubblica, Faustin Archange Touadéra.
La Repubblica Centrafricana, secondo Paese più povero del mondo secondo l'ONU, è stata devastata dal 2013 da una guerra civile che, tuttavia, è notevolmente diminuita di intensità dal 2018.
"L'ultima esecuzione capitale nella Repubblica Centrafricana risale al 1981", ha detto all'AFP Ghislain Junior Mordjim, segretario generale dell'Assemblea nazionale.
La Comunità di Sant'Egidio esprimendo soddisfazione per la notizia ricorda che in occasione dell’incontro internazionale di Preghiera per la Pace, tenutosi a Madrid nel settembre 2019, Il Presidente Centrafricano, Faustin-Archange Touadéra, parlò del processo abolizionista come “segno di pacificazione” e, al tempo stesso, “segno di un paese che entra in una nuova fase storica”
Paese di circa 5,5 milioni di abitanti con uno stato di diritto quasi fallito, la Repubblica Centrafricana è insanguinata da decenni di guerre civili, l'ultima delle quali iniziata 9 anni fa, con questa decisione fa un importante passo avanti nella difesa dei diritti umani e si unisce all'elenco dei Paesi africani che negli ultimi anni hanno abolito la pena di morte nel continente, dopo il Ciad nel 2020 e la Sierra Leone nel 2021.
ES
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